Chieri lì, 20 Febbraio 2023
PREMESSO CHE
La sanità pubblica, insieme all’istruzione, è il pilastro dello Stato.
Tre anni dopo l’inizio della pandemia di Covid19, la situazione della nostra sanità è addirittura peggiorata.
Dopo aver celebrato dai balconi gli infermieri come i nostri “angeli” e definito i medici in prima linea “eroi”, siamo vicinissimi al punto di collasso.
E questo Governo ha tradito ogni speranza di investimento sulla sanità non riuscendo neppure a coprire i maggiori costi derivanti dall’inflazione.
Nell’Italia del 2023 le persone si indebitano per circa 50 miliardi di euro pur di evitare lunghissime liste d’attesa che producono ritardi spesso fatali ai pazienti.
Gli infermieri e i medici sono pochi e allo stremo.
Di fronte a questa situazione non si può più rimanere indifferenti e in silenzio.
CONSIDERATO CHE
Nel PNRR la spesa prevista per il potenziamento della Sanità pubblica sta nelle ultime voci di spesa, la sensazione è che questo Governo continui a prediligere lo sviluppo della Sanità privata a discapito di quella pubblica.
PRESO ATTO CHE
Un effetto immediato di questa mancanza di volontà o incapacità di investire sulla Sanità pubblica lo possiamo vedere noi cittadini tutti i giorni.
Alcuni esempi, i più palesi, sono la prenotazione degli esami o delle visite mediche con attese lunghe e lunghissime, per alcune tipologie si parla di mesi, addirittura da un anno all’altro come se un malato possa attendere lo sviluppo della malattia e magari arrivi a fare la visita quando è ormai troppo tardi.
E che dire delle attese con lunghe code ai prelievi?
Oppure nelle anticamere dei laboratori e degli ambulatori.
Non è questa la Sanità che si vuole.
La Sanità pubblica necessita di immediati e corposi investimenti in personale, strutture e materiale.
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
Ad approvare il seguente ordine del giorno dove si chiede alla Regione Piemonte, per competenza locale, e al Governo, al Parlamento, al Ministero della Sanità di intervenire immediatamente per rimediare alla drammatica situazione in cui si trova la Sanità Pubblica nazionale e quella regionale piemontese.
Per abbattere i tempi di attesa delle visite e degli esami, per evitare le lunghe code e attese per un esame del sangue dove spesso i pazienti devono aspettare all’esterno delle strutture, al freddo, soggetti fragili come anziani e persone debilitate.
Aumentare le strutture a disposizione per evitare le pietose scene di corridoi degli ospedali ingombri di barelle e e pazienti lasciati per giorni in attesa.
Dei trasmettere questo Ordine del Giorno a tutte le istituzioni sanitarie per conoscenza e competenza.
RACHELE SACCO Capogruppo PROGETTO PER CHIERI – SALVIAMO L’OSPEDALE INSIEME
Amministratore unico, Consulente del Lavoro dal 1991, laureata in Scienze dell’Educazione, e impegnata continuamente per il bene della sua città e dei cittadini.