Chieri lì, 21 Maggio 2023
PREMESSO CHE
Tumore al seno e fertilità: la questione è aperta in tutta Europa.
Un tema importante, che è stato affrontato da Europa Donna al Parlamento Europeo a Bruxelles il 28 febbraio scorso.
Nel corso di quell’incontro si è determinato come sia fondamentale mettere a punto un programma di informazione capillare, che arrivi a tutte le donne con una diagnosi di tumore.
Solo circa il 5% delle pazienti con cancro al seno ha una gravidanza dopo la diagnosi, spesso a causa di paura e idee sbagliate si precludono la maternità.
A confermalo la stessa Stella Kyriakides, commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare ed ex presidente di Europa Donna, che ha affermato come «perdere la fertilità a seguito di una diagnosi di cancro al seno non è un effetto collaterale necessario che si deve accettare.
La conservazione della fertilità deve diventare parte del piano di trattamento per tutte le donne diagnosticate e le opzioni disponibili devono essere spiegate».
Le donne devono, infatti, sapere che la gravidanza dopo la malattia è sicura, con percentuali di successo pari al 65% (fonte: dottor Fedro Peccatori – Direttore dell’Unità di Fertilità e Procreazione all’interno della Divisione di Oncologia Ginecologica presso l’Istituto Europeo di Oncologia)
Un accesso equo alla conservazione della fertilità dovrebbe essere garantito a tutti i giovani pazienti oncologici in tutta l’UE.
Nella maggior parte dei piani nazionali contro il cancro, purtroppo, la fertilità non è nemmeno menzionata: è necessario invece potenziare la ricerca su questa tematica, intraprendere azioni più concrete in ogni Stato membro.
Il diritto di una persona ad avere una famiglia non dovrebbe essere considerato un dono, è una questione di diritti umani.
CONSIDERATO CHE
In Italia il problema della natalità e della maternità è diffuso, tanto che lo Stato dovrebbe adottare in generale campagne a sostegno della fertilità e della natalità
Nell’ottica di queste campagne un particolare riguardo dovrebbe essere dedicato alle donne che hanno avuto patologie tumorali, dimostrando come a seguito di queste la maternità continui ad essere una possibilità per loro.
RINENUTO CHE
La richiesta avanzata con questo ordine del Giorno potrebbe essere da sprono allo Stato e La Governo ad avviare studi e campagne informative per sensibilizzare le donne sull’argomento.
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
Ad adottare il suddetto Ordine del Giorno inviandolo al Parlamento, al Governo e al Ministero della Sanità affinché promuova studi che dimostrino le possibilità e le facoltà di gravidanza e di fertilità nelle donne con diagnosi di tumori al seno.
Promuova i risultati di queste ricerche con campagne pubbliche di informazione e mirate nei centri clinici.
In questo modo le donne saranno più consapevoli di come la guarigione da un tumore al seno non precluda la possibilità di diventare madri.
RACHELE SACCO Capogruppo PROGETTO PER CHIERI – SALVIAMO L’OSPEDALE INSIEME
Amministratore unico, Consulente del Lavoro dal 1991, laureata in Scienze dell’Educazione, e impegnata continuamente per il bene della sua città e dei cittadini.