Chieri lì, 22 Maggio 2023
PREMESSO CHE
I dissuasori o dossi artificiali sono dei sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali a effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalamento orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione.
Sono citati dall’art. 42 comma 2 del Codice della Strada, che li classifica come “segnali complementari”, mentre la normativa di riferimento è l’art. 179 del regolamento d’attuazione dello stesso codice.
Sulle strade dove vige un limite di velocità inferiore o uguale ai 50 km/h si possono invece adottare dossi artificiali a effetto vibratorio, costituiti da elementi in rilievo prefabbricati o da ondulazioni della pavimentazione a profilo convesso, evidenziati da zebrature gialle e nere.
In base alla normativa sui dossi artificiali, i dissuasori costituiti da elementi in rilievo prefabbricati devono rispettare determinati requisiti, in particolare riguardo le dimensioni, il materiale di costruzione e l’ancoraggio alla pavimentazione stradale.
Prima dell’installazione sulla sede stradale devono essere approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ecco il dettaglio delle dimensioni: i dossi prefabbricati posizionati su strade con limite di velocità pari o inferiore a 50 km/h devono avere una larghezza non inferiore a 60 cm e un’altezza non superiore a 3 cm; quelli posizionati su strade con limite di velocità pari o inferiore a 40 km/h devono avere una larghezza non inferiore a 90 cm e un’altezza non superiore a 5 cm; e infine i dossi posizionati su strade con limite di velocità pari o inferiore a 30 km/h devono avere una larghezza non inferiore a 120 cm e un’altezza non superiore a 7 cm.
I dossi artificiali possono essere posti in opera, previa ordinanza dell’ente proprietario della strada (che ne determina anche il tipo e l’ubicazione), solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residence e altri luoghi simili.
Possono essere installati anche in serie (con distanza compresa tra 20 e 100 metri) e devono essere presegnalati da un segnale posto almeno 20 metri prima.
Di conseguenza i dossi artificiali sono vietati sulle strade con limite di velocità superiore a 50 km/h, su tutte le altre strade non comprese nella definizione “strade residenziali, parchi pubblici e privati, residence e altri luoghi simili”, e anche sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento
CONSIDERATO CHE
Per attraversamento pedonale rialzato si intende rialzo del piano viabile con rampe di raccordo (con pendenza, in genere, del 10%) in corrispondenza di aree da proteggere da elevate velocità o di attraversamenti pedonali.
La lunghezza interessata dal rialzo supera in genere quella dei normali veicoli (10-12 m), in caso contrario vengono classificati come dossi.
Significa che tutti gli “attraversamenti pedonali rialzati” inferiori a 10 metri di larghezza, sono da considerare come dossi e per questo devono essere conformi sia alle caratteristiche tecniche di costruzione e sia possono essere installati su determinati tipi di strada con le regole di cui sopra.
RINENUTO CHE
Ultimamente in città l’Amministrazione comunale ha proceduto ad installarne un gran numero anche in località su cui si nutre, onestamente, qualche dubbio sulla loro reale utilità.
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
Di incaricare personale amministrativo o eventuale ditta esterna che possa certificare che tutti i dossi e gli attraversamenti pedonali rialzati esistenti in città, sia quelli preesistenti sia quelli di recente posizionamento, al fine di dare garanzia tecnica e legale per ognuno della loro conformità ai dettami del codice della strada sotto ogni aspetto, così da mettere al riparo l’Amministrazione da future rivalse e contestazioni di natura legale.
RACHELE SACCO Capogruppo PROGETTO PER CHIERI – SALVIAMO L’OSPEDALE INSIEME
Amministratore unico, Consulente del Lavoro dal 1991, laureata in Scienze dell’Educazione, e impegnata continuamente per il bene della sua città e dei cittadini.